l mondo dell’intimo da sempre affascina sia uomini che donne che danno molta importanza agli indumenti che riguardano le parti più intime del loro corpo. Questi prodotti non hanno un costo elevatissimo ma sono soggetti a continui cambiamenti ed evoluzioni che vengono dettati, come sempre accade in questo settore, dalle nuove tendenze e dalla moda. Sono diverse le persone che hanno deciso in Italia di gettarsi nel commercio di intimo. Si tratta di negozi specializzati soprattutto in questo settore e che, dunque, decidono di commercializzare solamente abbigliamento intimo. Prima di aprire un negozio di intimo, però, è importante conoscere tutte le informazioni relative a questo settore.
I servizi di un negozio di intimo
Fino ad alcuni anni fa si dava poca importanza all’abbigliamento intimo. Un discorso che rientrava in linea con i dettami di una società che tendeva a punire severamente, soprattutto in pubblico e nelle riproduzioni audiovisive, l’utilizzo di abiti per così dire scollati. Infatti, l’idea è che abbigliamenti del genere fossero scandalosi e non avessero alcun senso del comune pudore. In realtà, nonostante questo già negli anni ’50 il mercato globale ha cominciato a lanciare prodotti come il reggiseno che tanto piacciono agli uomini. Oggi la gente dedica uno spazio importante alla lingerie, ai costumi e a tutto ciò che riguarda l’abbigliamento intimo. Prima erano soprattutto le donne a fare attenzione agli indumenti legati all’intimo. Gli uomini, invece, preferivano dare spazio e destinare risorse non all’intimo ma ad un altro tipo di abbigliamento, magari più visibile rispetto all’intimo che viene spesso nascosto dalla presenza di altri abiti. Oggigiorno, invece, il discorso si è capovolto. Anche gli uomini compiono, in molti casi, scelte precise in merito all’abbigliamento intimo e tendono a fidarsi di particolari brand con i quali si trovano a loro agio.
Un negozio di intimo deve essere in grado di differenziare la propria offerta, proprio per venire incontro alle sempre più esigenti richieste degli utenti che non si accontentano più di prodotti standard ma si aspettano novità e originalità anche in questo settore.
L’assortimento di un negozio di intimo dovrebbe sempre contenere diverse tipologie di reggiseno. Esiste il reggiseno singolo, con tanti modelli di riferimento. Vanno, ad esempio, molto di moda i push up, in quanto fanno aumentare il seno fino a più di una taglia. Bisogna, poi, pensare a reggiseno e mutandine di diverso materiale. Da quelle in cotone a quello in pizzo, le esigenze sono le più svariate, soprattutto per le donne. Non devono mancare nemmeno prodotti per uomini e bambini. Ecco perché è necessario avere una linea che presenti anche mutandine per bambini, costumi, pigiami, camicie da notte, calze e collant per donna, uomo e bambino.
Un negozio di intimo dovrebbe essere organizzato dal punto di vista dell’arredamento e degli ambienti al fine di offrire un senso di modernità a tutto il negozio. Un negozio di questo tipo dovrà fare molta attenzione anche alle vetrine perché la gente che si troverà a passare nei dintorni dell’attività ne dovrà essere attratta già dall’esterno. All’interno, invece, tutto il materiale andrà organizzato con ordine e coerenza. La confusione e la disorganizzazione non piacciono ai clienti. I costi iniziali dipendono dalle dimensioni del locale. In ogni caso, gli investimenti non dovrebbero essere elevatissimi. Ovviamente, in un discorso del genere rientra anche il luogo in cui il locale è ubicato. L’ideale sarebbe un negozio situato nei pressi del centro cittadino ma in tal caso i costi di un eventuale affitto sarebbero certamente più alti, al fronte di un netto vantaggio in termini di visibilità. Occhio anche agli aspetti relativi al marketing e alla pubblicità nonché all’opportunità di aprire un e-commerce per vendere i propri prodotti anche a coloro i quali non hanno la possibilità di raggiungere il punto vendita.
I requisiti di un negozio di intimo
Dal punto di vista burocratico per avviare un negozio di intimo non sono necessari tantissimi adempimenti. Ci sono delle limitazioni importanti per coloro i quali aprono un negozio di intimo in un comune che è più grande di diecimila abitanti e che non ha dimensioni maggiori ai 250 metri quadrati. Nei paesi dove il numero di abitanti è inferiore ai diecimila è sufficiente avere un locale di 150 metri quadrati. Bisogna, poi, effettuare l’iscrizione al Registro delle Imprese e procedere all’apertura di una Partita Iva, senza dimenticarsi di consegnare al Comune di competenza la dichiarazione di inizio attività e di regolare la posizione dell’azienda nei confronti di enti come l’Inps e l’Inail.
Sotto l’aspetto delle competenze, è chiaro che bisognerebbe avere delle conoscenze specifiche in questo settore. Inoltre, parliamo di un’attività che dà molta importanza ai rapporti con le altre persone e, per questo motivo, è importante essere sempre sorridenti, gentili e disponibili con i clienti. E’ bene creare un rapporto di fiducia anche con i fornitori. E’ possibile rivolgersi per acquistare la merce sia ai distributori per gli stock che al mercato degli outlet nonché ai grossisti.
Un negozio di intimo può scegliere anche di aprire in franchising. In tal modo, sarà possibile sfruttare il marchio di un’altra azienda del settore molto famosa nonché godere di un ottimo servizio di assistenza. E’ chiaro che ci sono anche delle limitazioni in merito alle scelte da attuare all’interno del negozio e, dunque, è importante, come sempre, decidere se il gioco vale la candela.
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