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Il riso

PERCHÈ IL riso Italiano

La maratona di Santhià è dedicata al Riso Italiano perché si è scelto di riunire in un eventi tanti valori affini: la passione dello sportivo, il paesaggio della risaia che i turisti amano, l’ambiente che gli agricoltori custodiscono di generazione in generazione; la biodiversità che rende la risaia italiana un patrimonio naturale; la tradizione di questa coltivazione sommersa dall’acqua, che affonda le sue radici nel Quattrocento e regala albe e tramonti spettacolari; il gusto del risotto, che rappresenta uno dei piatti più raffinati della cucina italiana.

Quelli testimoniati dalla prima Maratona di Riso Italiano sono valori inclusivi, perché sono condivisi con le altre terre del riso, il Novarese e la Lomellina, le quali creano con il Vercellese e il Biellese un unico, grande mare a quadretti, quando la risaia è allagata. Ed un mantello dorato sulla pianura, in autunno, al tempo della mietitura. Valori che vengono riproposti da anni in modo innovativo attraverso il portale internet Riso Italiano (risoitaliano.eu, risotto.us) e che fanno già parte della giornata quotidiana dello sportivo: non dimentichiamo, infatti, che il riso è un alimento base per il maratoneta e in genere per chi fa sport.

Il riso è uno dei fondamenti della cosiddetta “dieta mediterranea”, basata su prodotti di origine vegetale (cereali, legumi, ortaggi, frutta e olio di oliva). Il suo passaggio dal campo alla tavola è poi estremamente lineare: dopo sbramatura e sbiancatura, con tecniche diverse viene sempre cotto con acqua, diminuendo lo sviluppo di patogeni. E i suoi valori nutrizionali sono estremamente buoni. Sul piano nutrizionale, il riso ha moltissime virtù, come l’elevata digeribilità, superiore a qualsiasi altro farinaceo, pasta compresa. Questo perché la frazione glucidica del riso (l’amido) ha granuli di dimensioni molto piccole. L’amido, composto da amilosio e amilopectina, ha più amilopectina, che è più facilmente aggredibile dagli enzimi e, quindi, più facilmente digeribile. C’è poi un elevato assorbimento a livello intestinale. La componente glucidica del riso, inoltre, ha un effetto regolatore sulla flora intestinale, tanto che dall’Ottocento a oggi si parla di “riso in bianco” come terapia in caso di  patologie a carico dell’apparato gastroenterico. Aggiungiamoci pure che le proteine contenute nel riso sono ricche dell’aminoacido lisina, essenziale in quanto l’organismo umano non è in grado di sintetizzarlo autonomamente. Questo assegna alle proteine del riso il valore biologico più alto tra i vari cereali. Le proteine del riso, inoltre, non contengono le frazioni gliadiniche e gluteniniche, tipiche dei frumenti duri e teneri, che consentono la formazione del glutine. Il riso è quindi per sua natura senza glutine. Maggiori informazioni qui